LA MEMORIA DELL’ACQUA
Atlante incompiuto di narrazioni locali
Budrio 25-26
a cura di
ORCHESTRA SENZASPINE e COLLETTIVO ZOOPALCO
Il progetto si propone di costruire un archivio partecipato di micro-storie orali, fotografie, immagini e ricordi del territorio di Budrio e dintorni, dal 1912 (anno di costruzione delle Torri) ad oggi. L’obiettivo è di creare insieme alla comunità di Budrio un’opera collettiva costituita di poesia, musica e immagini, composta a partire dai materiali raccolti e restituita presso le Torri dell’Acqua a marzo 2026.
Ispirandosi alla funzione socio-ingegneristica della cisterna (raccolta, conservazione, distribuzione dell’acqua), al legame dell’area del budriese con l’elemento dell’acqua (dalla sua funzione vitale a quella devastatrice), alle tante analogie che sussistono tra il tema della “memoria orale” e l’elemento dell’acqua, il progetto vuole fungere da “cisterna” di una costellazione di narrazioni che restituiscano un mosaico temporaneo, iper-locale, creativo ed emotivo della storia collettiva del paese e dell’area.
Laboratori di scrittura collettiva
Questo mosaico verrà costruito all’interno di laboratori di scrittura collettiva, aperti a tutta la cittadinanza, nei quali l* partecipanti evocheranno, racconteranno e annoteranno ricordi, voci di paese, pezzi di storia locale, aneddoti e descrizioni attraverso esercizi e giochi di scrittura volti a creare una narrazione comune e collettiva.
Con il coordinamento di Zoopalco, collettivo di poesia orale ed etichetta discografica di base a Bologna, e Orchestra Senzaspine, i frammenti verranno passati di mano in mano, dalle più esperte alle meno abituate, con l’obiettivo di costruire un testo unico, un “atlante di narrazione locale”, capace di fare da drammaturgia alla performance finale, diretto risultato del lavoro della comunità.
I laboratori prenderanno avvio da un archivio di fotografie d’epoca, gentilmente messe a disposizione da alcuni collezionisti e storiografi locali, che fungeranno da scintilla per l’elaborazione creativa dell* partecipanti. L* partecipanti stess* saranno invitat* a contribuire all’archivio con proprie fotografie estratte da album e archivi famigliari.
Voce alla comunità: performance finale
Il risultato del progetto sarà una performance dal vivo: il testo creato dal gruppo di partecipanti verrà quindi costruito per essere letto ad alta voce, performato, cantato e musicato – riportando la poesia alla sua forma pubblica di narrazione orale e canto, in contesti aperti e collettivi.
Per la restituzione finale verranno coinvolti musicist*, performer e artist* professionisti, anche coinvolti nel territorio, così come gli stessi partecipanti ai laboratori che si daranno disponibili: attraverso una residenza artistica negli spazi delle Torri dell’Acqua, il testo scritto insieme alla comunità prenderà vita sonora e visiva e verrà messo in scena durante una delle serate conclusive del Festival Entroterre.
Le fasi del progetto
● IMPLUVIO (periodo Ottobre – Dicembre)
Call pubblica per raccogliere materiali fotografici o testuali da chiunque voglia partecipare attraverso l’invio di materiali alla mail info@entroterre.org oppure analogicamente attraverso la Cassetta Postale La Memoria dell’Acqua depositata negli spazi delle Torri dell’Acqua di Budrio (stampe o fotocopie delle fotografie).
● MAREA (2 novembre dalle 15 alle 18)
Evento di presentazione pubblica del progetto: la comunità di Budrio è chiamata a partecipare a un’assemblea in cui raccogliere micro-storie attraverso momenti di racconto collettivo e a gruppi.
● LABORATORI DI NAVIGAZIONE (domenica 16 e 23 novembre dalle 10-13 e dalle 15-18)
2 Workshop pubblici di scrittura collettiva e di lavorazione creativa sui materiali emersi durante la raccolta e durante l’assemblea
● DILUVIO (data TBD)
Residenza artistica di composizione della performance.
● EFFLUVIO (fine Marzo)
Restituzione pubblica
Orchestra Senzaspine
L’Orchestra Senzaspine è un’orchestra sinfonica nata a Bologna nel 2013. oggi riconosciuta dal MiC come prima Orchestra Territoriale della Regione Emilia Romagna. Attraverso concerti sinfonici, opere liriche, spettacoli musicali, laboratori di comunità offerti in collaborazione con le più significative Istituzioni musicali del territorio nazionale, e grazie a percorsi innovativi volti a promuovere l’accessibilità, Senzaspine è oggi una realtà di spicco nel panorama culturale italiano, nota per il suo prestigio, la sua propensione alla sperimentazione e la sua capacità di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e giovane, sfidando gli stereotipi e ridefinendo l’immagine tradizionale della musica classica.
In oltre dodici anni di attività e più di 800 produzioni, ha collaborato con importanti teatri, festival e istituzioni nazionali. Nel 2015 ha avviato il Mercato Sonato, sede di un intervento di rigenerazione urbana e culturale unico in Europa, dove, nel 2017, è nata la Scuola di Musica Senzaspine. Nel 2022 ha ricevuto il Premio Franco Abbiati – sezione “Filippo Siebaneck” – per i progetti sull’opera accessibile. Nel campo dell’opera di comunità, processo in cui le persone vengono coinvolte in tutte le fasi di creazione di un’opera, dalla scrittura della drammaturgia alla partitura musicale, l’Orchestra ha realizzato Silent City (2019), co-prodotta nell’ambito di Matera Capitale Europea della Cultura, e E Buio Fu (2023), presentata in Piazza Maggiore per il Bologna Portici Festival – Heritage meets Creativity. Nel 2024 ha co-prodotto ONDE – Opera 0-3 anni, con le compagnie Petra e L’Albero, un’esperienza immersiva e multisensoriale dedicata alla prima infanzia, nell’ambito del progetto europeo Grow Inclusive Opera, sostenuto dal programma Boarding Pass Plus 2022–2024
Collettivo Zoopalco
Zoopalco nasce nel febbraio 2016 come collettivo eterogeneo di poetə performer impegnato nella promozione della poesia ad alta voce sul territorio bolognese. Nel 2017 il collettivo diventa Associazione Culturale e gestisce insieme ad altre associazioni il Centro Culturale DAS – Dispositivo Arti Sperimentali, fino al 2021.
La ricerca di Zoopalco è multimediale e medium-specifica: ogni opera è composta nell’intersezione tra poesia e altre arti ed è pensata fin da subito per una destinazione precisa, dal concerto live allo spettacolo teatrale, dal podcast all’installazione, dallo streaming ai supporti editoriali alternativi.
Nel 2022 da una costola del collettivo nasce ZPL, Zoopalco Poetry Label, etichetta discografica che gestisce la produzione, l’edizione e la circuitazione di progetti di poesia orale e spoken word music. Dal 2023, dopo averlo vinto con tutte le sue produzioni, ZPL coopera all’organizzazione e alla promozione del maggiore premio di Poesia e Musica italiano: il Premio Dubito della Fondazione Alberto Dubito.
L’etichetta discografica ad oggi ha visto l’uscita di quattro produzioni con relativi album e tour nazionali [“IMPRE”, Mezzopalco (2022) – “C4MG1RL”, Monosportiva (2022) – “Urla dal Confine”, Osso Sacro (2022) – Disturbat! Altr! (2024), raccogliendo vari riconoscimenti nazionali sia in ambito musicale sia teatrale. (Premio Parodi 2023, Premio Forever Young La Corte Ospitale 2024).
L’attività dell’Associazione è prolifica anche nelle aree interne del Sud Italia e in particolare nel territorio del Sannio, grazie a collaborazioni avviate dal 2018 col progetto di arte pubblica “Guide Percettive”, orientato all’installazione di un percorso sonoro contenente la alcuni paesi rurali.
Fin dalla fondazione Zoopalco promuove inoltre laboratori di poesia orale, rap, drammaturgia orale e poetry slam in diversi istituti scolastici, biblioteche e festival, cooperando con istituzioni locali e sovralocali, soprattutto in contesti socialmente o geograficamente marginali. Gestisce laboratori di scrittura collettiva finalizzati alla costruzione di Opere di Comunità per esiti performativi, installativi o teatrali (Guide Percettive / Avellino nel 2019 e Benevento nel 2022; E Buio Fu – Bologna nel 2023; Cronicon / Loiano nel 2025 e altri…)
Zoopalco gestisce il POLOStudio di via Sante Vincenzi 2, a Bologna: studio di registrazione e laboratorio per artistə, operatorə culturali e lavoratorə della musica, è sede operativa dell’associazione dal 2024. Attualmente, membri del Collettivo vivono e operano tra Bologna, Roma, Napoli, Benevento, Milano, Treviso, Parigi, Marsiglia e Chicago, rendendo l’attività del collettivo ampia e diffusa su scale importanti.